Materiali a Confronto. Albania 1994 - Italia 2002



60a BIENNALE DI VENEZIA

SELEZIONE UFFICIALE

Regia Giuseppe M. Gaudino  / film documentario / produzione Gaundri / durata 108 min. / Dv Cam / Anno prod. 2003 / Italia / acquisizione diritti televisivi Rai- Radiotelevisione Italiana

Il Film

Tre ragazzini minorenni albanesi sono sbarcati sulle coste italiane. Hanno affrontato da soli il viaggio e soli restano in Italia nell’attesa della maggiore età. Coltivano un sogno. Parlano, raccontano e come contrappunto affiorano le immagini della loro terra, come la ricordano e come probabilmente adesso non è più. Il passato e il presente di un angolo di mondo.

Sinossi

Tre ragazzini minorenni albanesi sono sbarcati come tanti altri extracomunitari sulle coste italiane.  Hanno affrontato da soli il viaggio e soli restano in Italia nell’attesa della maggiore età. Sono coraggiosi e spavaldi, devono  esserlo. Altrimenti...

Coltivano un sogno.

Mentre gli immigrati adulti venivano e vengono rispediti indietro (dopo un breve periodo per l’accertamento della loro identità), per tutti i minori non accompagnati che sbarcavano prima c’era una legge (ora è cambiata) che riservava loro un trattamento diverso. Così questi ragazzi sono stati ospitati e accolti sotto un tetto confortevole. Questo tetto confortevole è il più tangibile segnale che sono dei fortunati, rispetto ai loro coetanei rimasti al paese.

I tre ragazzi parlano, raccontano e come contrappunto affiorano le immagini della loro terra, l’Albania. Sono squarci di vita quotidiana che si alternano sui loro volti oscurati o irriconoscibili perché la legge salvaguarda la loro vera identità di minorenni.  Raccontano e progettano, stando sempre di spalle, mentre diventano più oggettive e concrete le immagini (dal 1994 ad oggi) che testimoniano implacabilmente la “povertà” dei loro coetanei e dei loro connazionali adulti. Sono immagini crude che sottolineano il vuoto e i disagi da cui provengono questi ed altri ragazzi coraggiosi.

E’ come un viaggio tra le parole dei ragazzi, e il viaggio di un treno tra i paesaggi reali dell’Albania, dove le stazioni fantasma attraversate dal treno sono alternate a ‘stazioni’ dove un unico binario porta chissà dove. Ma sfila a fianco dai finestrini un unico e ricorrente simbolo: quello dei bunker. Ovunque il binario attraversa paesaggi e ci fa fermare in ambienti desolati e senza futuro dove ragazzini ed adulti rincorrono il treno sui binari.

Nessun punto d’arrivo definito, o un approdo concreto. Né in Albania, né in Italia. Poche sono le “vere stazioni all’occidentale” dove si ferma questo treno da Scutari a Valona, come sono poche le opportunità di un futuro diverso, cercato qui in Italia da questi ragazzi.  E intanto – pur continuando a sognare -  non sanno riconoscere la sagoma del loro paese su un mappamondo di plastica, un pallone che diventa anche un gioco su una spiaggia qualsiasi, mentre si bagnano anonimi.

C’è chi si occupa oggi di loro, che tenta di aiutarli. Ma chi si occuperà del loro futuro domani? A tre domande dobbiamo rispondere: questi ragazzi sono fortunati o no? Che cosa sarà di loro quando diventeranno maggiorenni? Cosa accadrà il giorno dopo il compleanno dei loro diciotto anni?  

Cast tecnico

Soggetto e Sceneggiatura   Giuseppe M. Gaudino

Montaggio  Giuseppe M.Gaudino

Fotografia e Riprese   Isabella Sandri  &  Giuseppe M.Gaudino

Produttore   Isabella Sandri per Gaundri srl

Edizione e Postproduzione  Sergio De Vito, Rosella Mocci, Shpetim Bylyku, Isabella Sandri, Fernando Frattali, Armando Rossetti

Cast artistico

I ragazzi minorenni del Centro Don Milani e gli ospiti del Centro Lorizzonte

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