Un lungo lavoro di documentazione sulle trasformazioni subite dai terremoti e dai saccheggi dalla città di Pozzuoli. Livelli temporali diversi di narrazione che si intrecciano a stati emotivi, tra rimpianto e denuncia.
L’ostinazione, l’eccesso, i patimenti nella vita e nelle opere dell’esploratore cineasta e fotografo Alberto Maria De Agostini (1883-1960) arbitrariamente reinventate.
"...Ci aiuta anche un film poetico come ‘Calcinacci’, di gran lunga il più bello della rassegna…Randagio, volutamente sporco, ma con tocchi surreali bellissimi." (Alberto Crespi 'Cineforum')